Parlare di celeritĂ nella celebrazione dei processi Ă© cosa buona e giusta e corrisponde ai desideri di tutti; far passare il "processo breve" oggi proposto dal centro-destra come la risposta a quell'esigenza Ă©, invece, operazione inqualificabile che produrrĂ come conseguenza l'inceppamento di quel poco di giustizia che ancora funziona, al solo fine di salvare un singolo individuo; la normativa proposta brilla per la sua irrazionalitĂ e per la sua inattuabilitĂ generale, ma brilla, invece, di una piena razionalitĂ se creata, come Ă© stata creata, per salvaguardare l'interesse del Presidente del Consiglio; invece di intervenire sulle ragioni di lentezza del processo, con nuovi investimenti o con interventi normativi diretti ad eliminare le strozzature del sistema, si preferisce demagogicamente ridurre per legge la possibile durata di ogni processo, indipendentemente dalla sua complessitĂ , e far passare, nelle pieghe, le norme salva Premier.
Chiamiamo tutti i sinceri democratici che hanno a cuore la difesa dei valori costituzionali, e del principio di uguaglianza in particolare, a mobilitarsi e a diffondere l'allarme tra tutti i cittadini; i Giuristi Democratici saranno in prima fila per la difesa di quei principi.
Torino, 12 novembre 2009
Roberto Lamacchia - Presidente dell'Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Comunicato stampa sulla presentazione del disegno di legge recante "Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell'articolo 111 della Costituzione e dell'articolo 6 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo"