MANAGE
CERCA
Altro in Comunicati
I Giuristi Democratici esprimono solidarietà alla protesta condotta da Marco Pannella contro le incivili condizioni di vita in carcere
I Giuristi Democratici salutano con soddisfazione la celebrazione dei processi Eternit e Thyssen Krupp
I Giuristi Democratici sostengono il dissenso non violento dei cittadini e delle amministrazioni locali contro la TAV in Val di Susa
Due Sì ai referendum per l'acqua bene comune
I Giuristi democratici esprimono dolore per l'assassinio di Vittorio Arrigoni
L'Associazione Giuristi Democratici esprime soddisfazione per l'esito del processo ThyssenKrupp
I Giuristi democratici aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato 26 marzo a Roma
I Giuristi democratici condannano la repressione delle manifestazioni democratiche di massa in Libia e chiedono che cessi ogni assistenza e cooperazione militare italiana al regime di Gheddafi
Dalle recenti vicende relative al Presidente del Consiglio deriva un pericoloso deterioramento del nostro Stato di diritto
Tunisia: è necessario sostenere il processo democratico
I Giuristi Democratici aderiscono all'appello "Uniti ce la possiamo fare", lanciato dalla Fiom CGIL in vista dello sciopero generale proclamato per il 28 gennaio.
I Giuristi Democratici esprimono rispetto e solidarietà con gli operai FIAT di Mirafiori
Sull'ammissibilità del referendum per l'acqua pubblica: è necessario assicurare il diritto dei cittadini ad esprimersi sulla gestione dell'acqua
Manifestazioni degli studenti: garantire la libera espressione del pensiero contro la deriva autoritaria del governo
I Giuristi Democratici ricordano con affetto Aldo Natoli
 24 pagine  (358 risultati)
I Giuristi Democratici sostengono le ragioni dello sciopero indetto dalla FIOM CGIL per il 9 marzo
Redazione 7 marzo 2012 14:15

L’incredibile comportamento della FIAT nei confronti del più rappresentativo dei Sindacati Metalmeccanici italiani, confermato dalle arroganti parole di Marchionne recentemente teletrasmesse nel programma Presa Diretta, unitamente agli attacchi ai diritti dei lavoratori già portati dal Collegato Lavoro e dalle manovre oggi in atto sullo stesso tema da parte del Governo Monti, hanno reso inevitabile il ricorso da parte della FIOM allo sciopero indetto per il 9 marzo e altrettanto inevitabili e ovvii il sostegno e la solidarietà a tale iniziativa da parte di chi, come l’Associazione Giuristi Democratici, continua a ricordare che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e che, quindi, il diritto dei lavoratori a condizioni di vita e di lavoro dignitose e sicure sia preminente anche sugli altri diritti.

Torino-Padova-Bologna-Roma-Napoli 5 marzo 2012.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI

Intervista dell'avv. Roberto Lamacchia, Presidente Giuristi democratici, all'Agenzia di stampa Pressenza
Avete fatto oggi un comunicato piuttosto duro a sostegno della FIOM e contro le dichiarazioni di Marchionne, puoi spiegarci quali sono le vostre preoccupazioni?

R) Le nostre preoccupazioni, che dovrebbero essere quelle di tutti i sinceri democratici, risiedono nel timore che si sia intrapresa una strada, senza ritorno, verso la deregolamentazione del diritto del lavoro, delegando alla contrattazione aziendale, laddove i lavoratori sono più deboli, la regolamentazione del rapporto di lavoro, lasciando alla contrattazione nazionale solo gli aspetti generali, comunque derogabili a livello aziendale.
L'esclusione, poi, dalle fabbriche FIAT del maggiore sindacato metalmeccanico italiano apre una pericolosissima strada che già altre aziende hanno iniziato a percorrere.

Nel settore pubblico il non rinnovo dei contratti sta diventando una prassi: qual'è la vostra posizione a proposito?

R) Su questo tema vi é poco da dire: i contratti scaduti vanno rinnovati tempestivamente, senza lasciare quegli spazi di vacanza tipici nei rapporti di pubblico impiego.

L'italia è una "Repubblica fondata sul Lavoro"; è ancora attuale e reale il dettato costituzionale su questo punto?

R) Questo é il punto principale su cui fondiamo la nostra azione: troppo spesso si dimentica che il diritto al lavoro, inserito in Costituzione nella definizione stessa della nostra Repubblica, viene prima, ed é alla base, di tutti i diritti sanciti dalla Costituzione.
Ed analogamente, il processo del lavoro deve continuare (o tornare) ad essere un processo caratterizzato da un forte "favor lavoratoris" determinato dallo squilibrio delle parti in causa. Il processo del lavoro non può diventare, come auspicato da Giuliano Cazzola e da altri esponenti del PDL, una branca del diritto commerciale.

Alcuni hanno colto nel recente allargamento del cantiere della TAV una esplicita violazione delle leggi che regolamentano la Proprietà Privata, una concessione di extraterritorialità ai "poteri economici forti": voi condividete questa preoccupazione?

R) La questione TAV, delicatissima per i problemi di democrazia che comporta, é stata sempre gestita, in questi anni, con iniziative discutibili sul piano giuridico; questo, dell'allargamento imprevisto dell'area del cantiere, ne é un ulteriore esempio.
Circa l'influenza dei "poteri forti" sulla vicenda, ricordo solo che, in una causa relativa alla legittimità del Cunicolo di Venaus (riferentesi al precedente progetto di TAV) un Presidente del TAR ebbe a ricordare che ciò che era in discussione era solo una questione economica!

In sintesi: la legge sta perdendo terreno sul profitto e, soprattutto, sulla speculazione: siete preoccupati?

R) Siamo seriamente preoccupati che la tutela dei diritti e la democrazia possano venire sacrificati sull'altare del Mercato e del Profitto (di pochi): lo stesso utilizzo del concetto di Giustizia, intesa come merce e la riduzione dell'Avvocato a figura di mero imprenditore, la dice lunga su ciò che ci aspetta; per questo, abbiamo coniato, per questa fase, lo slogan "LA GIUSTIZIA NON E' UNA MERCE- IL CITTADINO NON NE E' L'ACQUIRENTE ".