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Perchè un convegno sui diritti civili e gli enti locali - Tecla Faranda
Redazione 12 febbraio 2013 12:19
L'introduzione di Tecla Faranda al convegno "Lo stato e le prospettive dei diritti civili: il ruolo propulsivo degli enti locali" tenutosi a Milano il 19 Gennaio 2013.

A nome dell’Ass. Giuristi Democratici do il benvenuto ai relatori ed a tutti i partecipanti a questo convegno che hanno sacrificato il loro sabato e in molti casi sono venuti da lontano per essere presenti a quest’ occasione di studio e di riflessione che abbiamo voluto organizzare sui diritti civili

Perché sui diritti civili?

- In primo luogo, perchè la nostra associazione è nata ed è cresciuta sul territorio nazionale proprio per promuovere una cultura dei diritti

- In secondo luogo, perché siamo convinti che, soprattutto in questo momento storico, caratterizzato da una crisi che è in primo luogo culturale prima che economica, occorra ripartire dai diritti e dal loro riconoscimento e non dalla loro soppressione e limitazione come sembra che parte della società e della classe dominante voglia invece fare,

per trasformare questa crisi in un’evoluzione sociale,culturale nell’ambito di quei valori che ancora condividiamo della Carta Costituzionale e non condannarla invece ad un definitivo declino

- In terzo luogo perché ci sembra che gli ultimi anni siano stati caratterizzati, nel nostro paese come in altri , dal sorgere sempre più evidente,pur in un cammino molto tormentato e che non si svolge in linea retta, di una nuova coscienza collettiva più sensibile al riconoscimento di diritti che la nostra costituzione ricomprende o può ricomprendere , ma che le leggi non hanno ancora attuato e soprattutto aggiornato rispetto alla realtà dei nostri tempi

oppure di diritti la cui attuazione rimane difficile nonostante il riconoscimento legislativo

e ci sembra pertanto importante che ci confrontiamo e facciamo il punto della situazione

quali diritti dunque?

Abbiamo pensato fosse importante in questo momento fare il punto sull’attuazione di alcuni diritti il cui riconoscimento è ed è stato più difficile e tormentato di altri,anche perché coinvolgono credenze e convinzioni personali,etiche,morali,religiose e che sono per questo spesso trasversali da un punto di vista politico.

Ci sembrava arrivato il momento di fare un bilancio di che cosa si è fatto e di che cosa si può fare per attuare il principio fondamentale di uguaglianza nelle rispettive diversità, principio che è madre di tutti i diritti che ne costituiscono la specificazione

Abbiamo pensato a diritti civili che potremmo definire figli di un dio minore,perché ancora non hanno trovato riconoscimento giuridico o piena e concreta attuazione anche se toccano le nostre vite quotidianamente,i nostri affetti ,i nostri interessi più intimi e importanti e talora persino il nostro stesso corpo fisico

- e così le coppie di fatto, la parità di genere,la procreazione assistita ,l’aborto -

oppure perché ,come nel caso dei detenuti, riguardano persone che sono escluse fisicamente dalla società e rischiano però di venir ingiustamente deprivate anche dei loro diritti fondamentali senza che nessuno se ne accorga.

Tutti argomenti che stimolano un quotidiano dibattito nella societĂ  civile e nella giurisprudenza che assume spesso toni accesi e produce contrasti violenti nella societĂ  civile.

Sono diritti di cui, a pensarci bene, parliamo tutti i giorni quotidianamente nelle sedi piĂą diverse e che sempre sollevano interesse enorme.

Come ricorderete e’ di questi giorni la dolorosa condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei diritti dell’Uomo per le condizioni carcerarie degradanti cui sono soggetti i detenuti.

E’ di questi giorni anche la motivazione della Corte di Cassazione in una causa di separazione tra coniugi secondo la quale un nucleo familiare omosessuale è perfettamente in grado di ottenere e mantenere l’affidamento di un minore, figlio di uno dei membri della coppia

Motivazione che sembra aprire la strada a riconoscimenti piĂą ampi, che da un punto di vista legislativo sembrerebbero invece di lĂ  da venire.

Secondo questo fil rouge abbiamo individuato anche un ulteriore elemento che accomuna i diritti di cui parleremo e che è rappresentato dal ruolo che gli enti locali – comune,provincia,regione – hanno spesso avuto nell’individuazione e nel riconoscimento di questi diritti - prima od in sostituzione del loro riconoscimento giuridico nella sede politica nazionale - oppure anche nella concreta attuazione dei diritti .

Ciò a motivo anche di una vicinanza agli interessi ed alla vita dei cittadini che gli enti locali obiettivamente e forse comprensibilmente sentono con maggiore intensità rispetto alle istituzioni nazionali.

Ruolo che vediamo non solo come suppletivo ma soprattutto come propulsivo di uno sviluppo legislativo futuro – un ruolo che del resto anche la giurisprudenza più sensibile ha ed ha avuto in passato –

un avamposto più attento,consapevole e determinato rispetto alle scelte – forse difficili - della politica centrale.

Questo abbiamo voluto far sentire nel titolo di questo convegno.

Emblematico a questo riguardo è la recentissima istituzione a Milano del registro delle unioni civili fortissimamente voluto dal Sindaco Avv. Giuliano Pisapia, che ha voluto essere presente ai nostri lavori,

così come il Consiglio di Zona 4 del Comune di Milano che ha concesso il patrocinio a questo Convegno – ciò di cui ringrazio la Presidente Loredana Bigatti,la Presidente della Commissione Cultura Rossella Traversa e tutto il Consiglio –

così come hanno voluto essere presenti tra il pubblico consiglieri comunali di altre città .

Presenze di cui siamo ovviamente molto onorati ma che rappresentano anche concretamente l’interesse, l’impegno e la determinazione che spendono quotidianamente rispetto a queste tematiche.

Altrettanto importante con riferimento ai diritti dei detenuti il ruolo dei garanti che sono istituiti in Comuni Provincie e Regioni,ma non in tutte (22 comunali,5 provinciali,9 regionali: troppo poche).

Ruolo di cui ci parlerĂ  nel primo pomeriggio il garante dei diritti dei detenuti della Regione Emilia Romagna e giĂ  garante del Comune di Bologna Avv. Desi Bruno,membro della nostra Associazione.

Con riferimento alla Lombardia il garante è stato istituito ed è presente come figura istituzionale in sede provinciale e regionale e solo recentemente, dal novembre 2012, anche in sede comunale per precisa volontà politica del sindaco e della sua giunta.

La scelta di Milano come sede del convegno non è pertanto solo casuale, come non è casuale la scelta della zona 4.

Non solo perché si è dimostrata molto sensibile alle tematiche che trattiamo oggi o e la zona in cui risiedo io ma forse anche tanti altri partecipanti a questo convegno ,ma soprattutto perché è una zona di Milano che accomuna strati sociali diversi,dalla periferia alla semiperiferia al centro e che pertanto si confronta tutti i giorni direttamente con argomenti esigenze e problemi di cui oggi abbiamo l’occasione di parlare insieme.


I relatori

I relatori di questo Convegno hanno avuto tutti un ruolo fondamentale nelle battaglie per l’affermazione di questi diritti : chi nelle aule giudiziarie, chi nelle strutture sanitarie, chi nelle sedi istituzionali locali, chi nella società civile,chi in più ruoli,professionali e anche personali.

Qualcuno ha anche vissuto sulla propria pelle, come vi dirà, concrete esperienze di vita legate agli argomenti di cui parleremo e potrà pertanto anche spostare la nostra attenzione più efficacemente dal piano delle idee al piano dei fatti:piano che dovremmo tutti considerare e che spesso – e lo dico a me stessa prima di tutto ed ai giuristi presenti – invece rischiamo di perdere di vista così allontanandoci dalla verità .

Il prof. Onida,che ringrazio moltissimo a nome di tutti per aver accettato di presiedere i nostri lavori,ci onora con la sua presenza con la sua enorme e multiforme esperienza di vita,di docente e di giurista, di Giudice Costituzionale per quasi un decennio e di Presidente della Corte e gli chiediamo di farci da guida in questo percorso che oggi vogliamo intraprendere.

Altri diritti

Naturalmente avremmo potuto ampliare anche le tematiche proposte ,che non esauriscono certo il tema dei diritti civili, ma la giornata è già molto piena e pertanto ci proponiamo di aggiornare ed ampliare gli argomenti di cui tratteremo oggi in una prossima occasione.

Un progetto politico?

Da ultimo vorrei anche che ci proponessimo di utilizzare le riflessioni ed il confronto di oggi per verificare insieme la possibilità di proporre concretamente una piattaforma tecnica che possa essere utilizzata per interventi legislativi sulle materie di cui parleremo nel quadro di un progetto rifondante che faccia ripartire il paese dalla garanzia dei diritti civili e che si avvalga delle esperienze e del ruolo spesso suppletivo che hanno avuto gli enti locali – ma non solo - rispetto alla politica nazionale.

Questo è il progetto che i Giuristi Democratici si propongono di sviluppare ed ampliare nell’immediato futuro, allargandolo anche ad altre tematiche ,quali per esempio il tema dei diritti economici per il quale è in programma un convegno nei prossimi mesi a Firenze e sono certa che il lavoro di oggi e il sacrificio di questo sabato di studio servirà ad un’elaborazione approfondita utile per il lavoro futuro.

A nome di tutti do pertanto la parola al nostro Sindaco per i saluti che vorrĂ  rivolgerci.