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I Giuristi Democratici aderiscono alla raccolta di firme promossa da Progetto Diritti contro la soppressione della gratuità della cause di lavoro
Redazione 14 luglio 2011 13:31
La vicenda del Contributo Unificato rappresenta drammaticamente lo stato della tutela dei diritti dei lavoratori in Italia.
Questo balzello imposto ai lavoratori dalla Legge finanziaria, unitamente al principio della soccombenza nelle spese di lite, produrrà un potente effetto deflattivo sulla presentazione di ricorsi in materia di lavoro, e forse proprio questo, e non gli introiti derivanti dall'introduzione del C.U., é l'obiettivo del Governo.
L'Associazione Nazionale Giuristi Democratici aderisce alla raccolta di firme lanciata da Progetto Diritti ed invita i propri associati e simpatizzanti a sottoscrivere l'appello.

Con il decreto legge già in vigore (n. 98/2011) contenente la manovra finanziaria viene eliminata la gratuità del processo del lavoro e viene previsto il pagamento del contributo unificato nei procedimenti che riguardano il lavoro pubblico e privato.
E’ un attacco gravissimo ai diritti dei lavoratori, già proposto nel 2008 ed allora respinto, e che oggi rischia di passare nel silenzio di tutti.
Ogni controversia di lavoro viene assoggettata al versamento di un contributo unificato, diversificato a seconda del valore della causa e con previsione di esenzione soltanto per i redditi più bassi.
Si mira non solo a far cassa con i soldi dei lavoratori, ma anche ad una riduzione del numero delle vertenze ed a ridurre così le rivendicazioni dei lavoratori, in contrasto con i principi contenuti negli articoli 3, 4 e 24 della Costituzione.
Da lunedì 11 luglio il provvedimento sarà all’esame della Commissione Bilancio del Senato.
Invia la tua adesione all'appello all’indirizzo segreteria@progettodiritti.it .