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Tortura, testo insoddisfacente: si tenga fede agli obblighi internazionali
Redazione 18 maggio 2017 19:39
TORTURA, TESTO INSODDISFACENTE: SI TENGA FEDE AGLI OBBLIGHI INTERNAZIONALI

Comunicato stampa 18 maggio 2017

L’Associazione Nazionale Giuristi Democratici esprime viva perplessità in ordine alle norme in materia di tortura approvate in data odierna dal Senato. Gli emendamenti apportati al testo precedentemente varato dalla Camera dei Deputati, difatti, appaiono stravolgerne l’assetto complessivo e restringerne significativamente l’ambito di applicazione, prestandosi peraltro a dubbi interpretativi di non agevole soluzione, con particolare riferimento alla necessità della verificabilità del trauma psichico, che potrebbe risultare difficoltosa a distanza di tempo dai fatti denunciati e soprattutto alla reiterazione della condotta. 

 

«Se il disegno di legge che introduce nell’ordinamento italiano il reato di tortura dovesse essere approvato senza modificazioni dalla Camera - ha dichiarato l’avv. Roberto Lamacchia, Presidente dell’Associazione - il legislatore nazionale adotterebbe una disciplina che disattende in modo sostanziale i principi sanciti dalla Convenzione internazionale contro la tortura, ratificata dallo Stato italiano ormai quasi trenta anni fa. Non è un caso che il senatore Luigi Manconi, primo firmatario di uno dei testi poi confluiti nel disegno di legge oggi approvato, ne abbia denunciato lo stravolgimento rifiutando di partecipare alla votazione».

 

«È inaccettabile - ha proseguito il Presidente Lamacchia - che la pur pressante necessità di dotarsi di una disciplina in materia funga da pretesto per un compromesso al ribasso sulla tutela di diritti inviolabili della persona, destinato a menomarne sensibilmente la certezza e l’effettività. Confidiamo - ha concluso il Presidente Lamacchia  - in una revisione del testo legislativo atta a restituirgli conformità agli obblighi internazionali assunti e ai principi più volte ribaditi dalla giurisprudenza delle Corti europee, pur consapevoli che l’adozione delle modifiche da noi auspicate si tradurrebbe in un ulteriore differimento della sua già tardiva approvazione».

 

Torino-Padova-Bologna-Roma-Napoli, 18 maggio 2017

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI