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I G.D. manifestano forti perplessità per la richiesta di sorveglianza speciale a carico dei cinque volontari anti-ISIS torinesi
Redazione 8 gennaio 2019 10:27

I Giuristi Democratici esprimono forti perplessità sul provvedimento con il quale la Procura di Torino ha chiesto la sorveglianza speciale ed il divieto di dimora per cinque giovani che hanno operato come volontari nel Rojava contro i terroristi dell’ISIS a fianco delle Forze democratiche siriane e le formazioni curde dell'YPG e dell'YPJ.
Al riguardo, ribadiamo la critica già espressa nel passato contro provvedimenti del genere che, attingendo a misure di più che dubbia cositutuzionalità e prima ancora convenzionalità, ripristinano modelli obsoleti e antidemocratici di repressione, in contrasto con il principio di legalità sia per quanto riguarda le condotte, non riconducibili o ricondotte ad alcuna fattispecie penale esistente, che le sanzioni, anch’esse vaghe ed indefinite ma suscettibili di effetti estremamente pregiudizievoli per la libertà delle persone colpite.
A ciò si aggiunga, nel caso in esame, che i giovani per i quali la Procura di Torino chiede la sorveglianza hanno militato, in vario modo, coraggiosamente ed a rischio della propria vita, contro un'organizzazione terrorista unanimemente ritenuta una grave pericolo per la democrazia e la sicurezza internazionale.
Essi hanno operato per l'affermazione di principi di civiltà giuridica e per la difesa e realizzazione dei diritti umani di tutte e tutti coloro che l’ISIS e i suoi alleati hanno colpito e danneggiato, dalle vittime di numerosi attentati compiuti nei Paesi europei, alle popolazioni della Siria, alle donne oggetto di stupri e prostituzione forzata, alle minoranze cristiane e yazide dei Paesi del Medio Oriente, a tutti quei musulmani, la maggioranza, che non hanno accettato la dittatura brutale e sanguinosa dei fondamentalisti.
È quindi davvero paradossale che un organo giudiziario di un Paese come il nostro, tuttora retto da una Costituzione ispirata ai principi della democrazia, dell'antifascismo e della tutela dei diritti umani e pure primo firmatario della Convenzione Europea dei Diritti Umani, si renda responsabile di una misura del genere che va al più presto ritirata.

 

8 gennaio 2019

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI