MANAGE
CERCA
Altro in Comunicati
I Giuristi Democratici esprimono solidarietĂ  alla protesta condotta da Marco Pannella contro le incivili condizioni di vita in carcere
I Giuristi Democratici salutano con soddisfazione la celebrazione dei processi Eternit e Thyssen Krupp
I Giuristi Democratici sostengono il dissenso non violento dei cittadini e delle amministrazioni locali contro la TAV in Val di Susa
Due Sì ai referendum per l'acqua bene comune
I Giuristi democratici esprimono dolore per l'assassinio di Vittorio Arrigoni
L'Associazione Giuristi Democratici esprime soddisfazione per l'esito del processo ThyssenKrupp
I Giuristi democratici aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato 26 marzo a Roma
I Giuristi democratici condannano la repressione delle manifestazioni democratiche di massa in Libia e chiedono che cessi ogni assistenza e cooperazione militare italiana al regime di Gheddafi
Dalle recenti vicende relative al Presidente del Consiglio deriva un pericoloso deterioramento del nostro Stato di diritto
Tunisia: è necessario sostenere il processo democratico
I Giuristi Democratici aderiscono all'appello "Uniti ce la possiamo fare", lanciato dalla Fiom CGIL in vista dello sciopero generale proclamato per il 28 gennaio.
I Giuristi Democratici esprimono rispetto e solidarietĂ  con gli operai FIAT di Mirafiori
Sull'ammissibilità del referendum per l'acqua pubblica: è necessario assicurare il diritto dei cittadini ad esprimersi sulla gestione dell'acqua
Manifestazioni degli studenti: garantire la libera espressione del pensiero contro la deriva autoritaria del governo
I Giuristi Democratici ricordano con affetto Aldo Natoli
 24 pagine  (358 risultati)
"Antidemocratico ed eversivo"? Sì, l'o.d.g. del Comune di Genova
Redazione 12 febbraio 2021 19:22
Comunicato della sezione genovese dei Giuristi Democratici

L’Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Genova il 9 febbraio scorso, volto a impegnare il Sindaco e la Giunta a promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda delle ideologie fasciste, naziste, comuniste, eversive ed antidemocratiche, e ad istituire una “Anagrafe Virtuale Antifascista – Antinazista – Anticomunista – Antidemocratica – Eversiva” a difesa dei valori della nostra Costituzione, scrive una pagina triste e preoccupante nella storia della nostra città, medaglia d’oro per la Resistenza. L’iniziativa pare più che altro una risposta provocatoria alla proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione nel Codice Penale del reato di propaganda fascista, promossa dal Comune di Stazzema, e per la quale è aperta la raccolta delle firme presso gli uffici comunali.

Dimenticano i consiglieri il carattere antifascista della nostra Costituzione che all’art. XII delle disposizioni transitorie, vieta la “ricostituzione sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”; la proposta di legge del Comune di Stazzema è volta a rafforzare il precetto costituzionale, in un tempo in cui si moltiplicano fenomeni di razzismo e appelli a trovare soluzioni autoritarie.

Per contro, l’art. 21 della Costituzione stabilisce che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” e dunque di propagandare qualsivoglia ideologia rispettosa dei principi costituzionali, ivi compresa quella propria di un partito che ha dato un apporto fondamentale alla Resistenza ed alla stessa Assemblea Costituente, che fu presieduta dal comunista genovese Umberto Terracini.

Dall’equiparare il comunismo alle ideologie che “perseguono i propri ideali di violenza fisica, verbale e psicologica”, all’arrivare alla vera e propria censura politica propria dei regimi totalitari il passo è breve; l’ordine del giorno approvato è incompatibile con la difesa dei valori di libertà, democrazia, legalità che si prefigge di tutelare, e ci ricorda piuttosto i tempi in cui i comunisti venivano perseguitati e internati dal regime fascista.

Ove venisse mai in essere una legge quale quella proposta dal Consiglio Comunale, la stessa avrebbe connotati manifestamente eversivi dell’ordinamento democratico e ogni provvedimento amministrativo che dovesse essere adottato in base a tale ordine del giorno sarebbe manifestamente incostituzionale.

Viene il dubbio che non sia un semplice refuso il riferimento (testuale) aduna anagrafe virtuale “Antidemocratica ed Eversiva”, che pare invero riflettere il contenuto dell’ordine del giorno del quale chiediamo il pronto e immediato ritiro.

 

Associazione Nazionale Giuristi Democratici - Genova