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Un 25 aprile di resistenza alla follia della guerra
Redazione 24 aprile 2022 21:38
Per la pace e i diritti dei popoli

Il 25 aprile 1945 segna il momento culminante della liberazione dall’occupazione nazista, dalla dittatura fascista e da una guerra che aveva messo in ginocchio il Paese: a partire da questo giorno prenderà avvio un nuovo paese che nel ritorno alla democrazia, nella forma repubblicana e nella natura antifascista della sua essenza ha trovato con la Costituzione italiana la fonte primaria della sua esistenza.

Ogni anno il 25 aprile ricorda che nella sua celebrazione si identifica lo spirito antifascista, carattere permanente della Costituzione che distingue e qualifica la Repubblica.

La democrazia non è un traguardo scontato, ha bisogno di essere difesa, coltivata, migliorata ogni giorno e il 25 aprile ci consegna un insegnamento: la difesa dei principi e dei diritti che dalla lotta di liberazione e poi nella Costituzione hanno trovato il loro riconoscimento.

In questo 2022 assume un profondo significato: in questa nuova guerra, nel cuore dell’Europa, la vera vittima è il popolo ucraino; la solidarietà internazionale è concreta solo con la difesa della pace e della democrazia, principi che camminano insieme, senza i quali l’aspirazione alla giustizia e al progresso non può trovare vera realizzazione.

Ogni Paese democratico e le loro organizzazioni, europea e internazionale, sono nati per questo: hanno il compito di adoperarsi perché siano ripristinati, garantiti, rispettati i diritti dei popoli la cui esistenza è messa in pericolo dalle guerre e da ogni altra letale conseguenza che inevitabilmente le accompagna.

Questo è il significato profondo e incancellabile del 25 aprile, giorno della Liberazione.

I Giuristi Democratici saranno nelle città italiane, insieme all'ANPI, a ricordare i valori della resistenza antifascista, della pace e della democrazia.

 

ASSOCIAZIONE NAZİONALE GIURISTI DEMOCRATICI

25 aprile 2022