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Il sistema elettorale dei comuni con più di 15.000 abitanti ed il premio di maggioranza - ricorso al TAR Toscana dei GD
Redazione 26 giugno 2014 10:15
Nel file allegato il ricorso al Tar della Toscana redatto dagli avvocati Paolo Solimeno e Fabrizio Matrone dei Giuristi democratici

Il sistema elettorale dei comuni con più di 15.000 abitanti, con l'elezione contestuale di sindaco e consiglio, prevede un premio di maggioranza alle liste collegate a un candidato sindaco che superi al I turno il 50% dei voti: in tal modo la coalizione ottiene il 60% dei seggi. Ma con la riduzione del 20% del numero dei consiglieri (art. 2, comma 184 della L. 191 del 2009), per comuni tra 30.000 e 100.000 abitanti, il calcolo non dà un numero intero: con 24 consiglieri il 60% è 14,4 e gli Uffici elettorali applicano l'orientamento ormai stabile del Consiglio di stato (contenuto anche nelle istruzioni ministeriali) che esplicitamente privilegia il principio di governabilità, assumendolo ad unica ratio legis e interpreta così l'art. 73, comma 10, del D.Lgs. 267/2000, nel senso che l'assegnazione dei seggi deve assicurare "almeno il 60%" dei seggi. In realtà dando il 15° seggio alla maggioranza si dà il 62,5% (col sindaco si va al 64%) e alla minoranza resta il 37,5%.

Con un ricorso appena depositato al TAR Toscana i colleghi fiorentini Matrone e Solimeno chiedono al giudice amministrativo di mutare orientamento alla luce delle norme che disegnano i diritti delle minoranze e nel solco della attenta lettura che C.Cost., sent. n. 1 - 2014 (parziale abrogazione del Porcellum - legge 270/2005) dà del principio di rappresentatività delle istituzioni e dell'obiettivo della governabilità.